Il progetto Rescap si prefigge l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di soggetti affetti da deficit psicologici e/o fisici attraverso la riqualificazione dei loro ambienti vitali quotidiani.

Questa riqualificazione segue dei requisiti individuati da una fase di ricerca della configurazione degli ambienti tale da indurre la quantità minore di stress sull’individuo che li vive. Attraverso una fase di virtualizzazione di tali ambienti, il paziente viene immerso in una replica virtuale dei suoi ambienti quotidiani, all’interno della quale è possibile variare in tempo reale alcune caratteristiche, osservando in tempo reale le reazioni del soggetto e misurandone la quantità di stress percepita.

La determinazione della quantità di stress è ottenuta attraverso il riconoscimento di pattern ben precisi nei tracciati prodotti da strumenti come l’elettroencefalogramma (EEG), elettrocardiogramma (ECG) ed altri sensori come SSR (Sympathetic Skin Response) e di respirazione toracica.

Individuata la configurazione più adatta degli ambienti, la si implementa servendosi di tecnologie domotiche avanzate, accessibili da parte del paziente mediante interfacce tattili o vocali.

Ad implementazione completata, durante la fruizione dei nuovi ambienti, un contact center terrà sotto controllo remoto la situazione clinica ed emotica del paziente e un team di esperti valuterà in casi particolari se apportare modifiche o meno al comportamento del sistema domotico.

Il progetto Rescap – Programma televisivo Nautilus – 11 febbraio 2015 – canale RaiScuola